Abbandonare il controllo sul proprio lavoro
Se c’è qualcosa che impedisce fortemente il flusso delle idee a venire fuori questa è certamente la nostra tendenza al controllo continuo del risultato mentre stiamo lavorando. Praticamente ci auto-censuriamo e siccome siamo capaci di essere molto rigidi con noi stessi, dovremmo assolutamente evitarlo.
Io personalmente ho sviluppato questo metodo per impedire (anche se non sempre ci riesco) al censore di mettersi tra me e i miei disegni e sottoporre il mio lavoro al suo controllo costante.
Dividere il lavoro in più sessioni
Prima sessione
Partiamo per esempio dai disegni del mattino, te ne ho parlato in questo articolo, riporto di seguito un estratto
“… I disegni del mattino, li faccio a mente fresca, senza pensare al risultato, seguendo il flusso dei pensieri. Sulla sinistra una risma di carta e davanti a me pennelli e colori. Comincio a disegnare facce, linee, punti, qualsiasi cosa, di solito parto proprio da una parola qualcosa che mi ronza in testa. Gli occhi grossi di quella donna che ho incontrato il giorno prima, la pioggia sui vetri… Disegno e metto via senza guardare. Disegno per circa un’ora o di più dipende, poi inizio la mia giornata…”
Su questa traccia potresti provare anche tu a realizzare un certo numero di disegni.
Seconda sessione
Trascorso un considerevole periodo di tempo dalla prima sessione, torna ad osservare i tuoi disegni attentamente.
Considerali una mappa sulla quale ci sono delle informazioni ben precise che devi cercare di individuare.
Comincia col prendere nota delle intuizioni.
1. C’è forse qualcosa che ti sembra valga la pena ripetere in un altro disegno, pendi nota.
2. Ci sono degli elementi/simboli che hai ripetuto spesso, quali sono?
3. Se hai notato particolari interessanti, prova ad ingrandirli su un altro foglio.
4. Raccogli tutto questo materiale, sia i disegni della prima sessione che le elaborazioni successive, su una parete bianca. (Per questo scopo io uso del nastro carta giapponese, washi-tape, non rischio di rovinare il foglio e neanche la parete, in più è riutilizzabile)
1. Il momento in cui vedi il tuo lavoro sulla parete ha sempre qualcosa di magico. Noti anche tu somiglianze o concordanze evidenti?
2. Prova a creare degli insiemi. Fotografa la parete per fissare un insieme che ti convince particolarmente.
3. Dai un nome a questo ciclo di lavori e quando pensi di aver terminato scrivi la data sotto ogni disegno e raccogli come al solito tutto in una cartella.
I vantaggi della sedimentazione
è sempre un vantaggio lasciar passare come minimo un ciclo di sonno prima di vedere quello che hai realizzato nella sessione precedente. Più passa del tempo tra le due sessioni di lavoro e più chiara è la tua capacità di giudicare in modo obbiettivo i risultati. In questa fase potrà essere anche severo con te stesso e cestinare gran parte del materiale perché non ti piace proprio. Tutto ciò però non avrà niente a che vedere con il controllo che il tuo censore interiore intende dare nel momento in cui stai creando.
Prova anche tu a dividere il lavoro in due sessioni e fammi sapere se hai trovato utile questo procedimento.
Grazie di aver letto fin qui
Liana