Porte aperte all’archivio…
Si tratta del mio personalissimo archivio di disegni nel quale dal 2000 raccolgo disegni, notizie, appunti, collage e tutto quel materiale finito e non finito che penso di poter utilizzare… un database cartaceo.
Gli inizi
…preparare una cartella di lavori per l’esame di ammissione all‘Accademia delle Arti Mediali di Colonia in Germania.
L’idea di frequentare la *KHM l’avevo avuta già da tempo. La mia formazione di base era stata piuttosto classica; in Italia avevo frequentato l’Accademia delle Belle Arti quando gli unici corsi possibili per chi volesse occuparsi di Arte Visiva erano: Pittura o Decorazione, io scelsi Pittura.
Ed eccomi nel 2000 a ritornare tra i banchi di scuola e a dover preparare la cartella per l’esame di ammissione ad un istituto che dell’avanguardia tecnologica aveva fatto la sua bandiera. Io al contrario nel mio lavoro di tecnologico avevo solo qualche fotocopia.
[Per me questo momento ha rappresentato uno spartiacque tra il vecchio e il nuovo, il passato e il futuro. Ciò che avrei portato del mio lavoro alla KHM era ciò che avrei voluto conservare e sul quale avrei voluto riflettere ed elaborare. Volevo rimettermi in gioco confrontandomi con quelli che avevo scelto come professori-maestri durante il mio nuovo percorso artistico: Valie Export, Juergen Klauke, Dieter Jung, ma anche Stephan Reusse, Peter Zimmermann e Thomas Schmitt. Con ognuno di questi artisti ho realizzato rispettivamente un progetto specifico durante il mio percorso di studi. Approfitto di questo spazio per ringraziarli uno ad uno.]
“Sii te stesso, tutto il resto è già stato preso” (“Be yourself; everyone else is already taken”) un aforisma di Oscar Wilde che fa al caso mio.
… dunque penso di presentarmi con una semplicissima cartella di disegni, anzi, no
porto l’Archivio… e ne approfitto per riordinarlo un po’.
I miei disegni partono sempre da un oggetto: una siringa, un cucchiaio, un corsetto, parto da questo principio per una catalogazione in ordine alfabetico. Le immagini della galleria spiegano meglio le mie intenzioni.
L’idea poi di lavorare con le tavole didattiche per la veicolazione di contenuti ai bambini mi è stata data da un libro delle vacanze trovato molto tempo prima in mercatino dell’usato in Belgio. Il il titolo del libro: Le rêve doré de Riri è stato poi il titolo del mio primo progetto alla KHM con Valie Export.
Dal 2000 l’archivio rappresenta una costante del mio lavoro. Alcune delle mie mostre più importanti le ho realizzate esponendo degli ESTRATTI dell’archivio.
*Nel 2003 ho conseguito il Diploma alla KHM con una tesi sulla Maison Blavier.