E’ stato François Liénard per la prima volta a parlare di Camouflage in relazione ad alcuni dei miei quadri nei quali mascheravo tra le linee sinuose di una carta da parati di inizio ottocento, oggetti della vita domestica. I primi lavori di questo tipo risalgono ai primi ai primi anni ’90. Nel corso del tempo non ho mai abbandonato questa pratica. Nell’estate del 2015 l’ho ripresa con qualche variazione.
Lavori in corso
Questi ultimi sono su carta Fabriano 200g/m2, 42 x 59,4 cm, realizzati con gouache, matite colorate e grafite. Non si tratta però di una serie finita. In questa sezione del sito mi sono proposta di pubblicare ogni mese del materiale grezzo, un resoconto, appunto sui lavori in corso nel mio studio.
Approposito lo sai che la prima settimana di ogni mese l’atelier è aperto al pubblico? Contattami per sapere i giorni di apertura dello studio.
La cosa di cui non potrei fare a meno nel mio studio è quella parete bianca di fronte al tavolo dove lavoro. Mi permette di stabilire con i disegni che appendo un contatto, rimango in ascolto con un’ attenzione fluttuante pur lavorando ad altri progetti. In queste immagini puoi vedere lo stato attuale dei Camouflage.
Art therapy
Inizialmente ho lavorato esclusivamente con la sovrapposizione di tappezzerie. E’ stata un’operazione di immersione ecco perché parlo di Art therapy. Quando coloro la mente è completamente assorbita da quello che sta facendo. Tutto ciò che è al di fuori di me scompare. L’unica cosa importante è scegliere il colore giusto, rimanere nei contorni con un tratto costante. Tutte le ansie, i problemi, lo stress quotidiano vengono lasciati fuori e il corpo si rilassa.
Ora i Camouflage stanno prendendo un’altra piega rimani sintonizzato per vedere lo sviluppo dei lavori in corso.
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